Cessione del Quinto INPDAP e Rivalutazione delle Pensioni 2023. Come Usufruirne
A seguito della pubblicazione del nostro ultimo blog post, in cui abbiamo illustrato tutte le novità del 2023 relative alle pensioni, abbiamo riscontrato un particolare interesse verso il tema della rivalutazione pensionistica.
Cogliamo allora l’occasione per fornire alcuni dati aggiuntivi a beneficio di chiunque sia titolare di trattamento pensionistico.
La rivalutazione delle pensioni prevista per il biennio 2023-2024
La legge di bilancio 2023 ha introdotto importanti novità riguardo alla rivalutazione dei trattamenti pensionistici in relazione all’inflazione (la cosiddetta perequazione), stabilendo un tasso di riallineamento – ovvero un aumento – del 7,3% per il biennio 2023-2024.
Tale aumento, però, è previsto per intero (quindi per il 100%) solo per le pensioni fino a 2.101,52 euro, ossia per tutti quegli importi fino a 4 volte il Trattamento Minimo (TM).
Sono poi previsti una serie di scaglioni la cui percentuale diminuisce progressivamente in base all’ammontare dell’assegno:
-Fino a 5 volte il TM (2.625 euro): 80% (aumento del 5,8%)
-Tra 5 e 6 volte il TM (tra 2.625 e 3.150 euro): 55% (aumento del 4%)
-Tra 6 e 8 volte il TM (tra 3.150 e 4.200 euro): 50% (aumento del 3,6%)
-Tra 8 e 10 volte il TM (tra 4.200 e 5.250): 40% (aumento del 2,9%)
-Oltre 10 volte il TM (oltre 5.250 euro): 35% (aumento del 2,5%)
Al fine di contrastare la crescita inflazionistica, inoltre, è stato previsto un ulteriore aumento per le pensioni di importo uguale o inferiore al TM di 1,5 punti percentuali per l’anno 2023 e di 2,7 punti percentuali per l’anno 2024 che si vanno, quindi ad aggiungere al 7,3% di cui sopra.
Infine, per tutti i soggetti con più di 75 anni d’età che siano titolari di pensione, l’aumento previsto per tutti gli assegni fino a 4 volte il minimo non sarà del 1,5%, bensì del 6,4%.
Da notare, quindi, come la misura della rivalutazione sia stata pensata per favorire maggiormente tutte le pensioni di fascia più bassa.
Cessione del Quinto INPDAP: un ulteriore strumento di liquidità immediata
Chiunque usufruisca di un trattamento pensionistico (inclusa la pensione di reversibilità) e desideri garantirsi una maggiore serenità finanziaria per sé e i propri cari, può senz’altro usufruire della Cessione del Quinto della Pensione INPS ex INPDAP.
Questa soluzione, infatti, prevede che la gestione della rata di rimborso (che non può essere superiore al 20% dell’importo totale dell’assegno) venga presa interamente in carico dall’ente previdenziale di riferimento, che la addebiterà ogni mese direttamente sul cedolino della pensione.
Si tratta di un finanziamento comodo, oltre che sicuro, poiché non prevede la presenza di un garante né il pagamento di spese anticipate e la pratica istruttoria è resa flessibile e veloce grazie al sistema telematico INPS.
In sintesi, la cessione del quinto della pensione INPS ex INPDAP rappresenta un’ottima opzione per chiunque percepisca una pensione, dal momento che la domanda può essere inoltrata anche con la pensione minima, indipendentemente da eventuali rivalutazioni previste dalla legge.
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